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Una sera di sole In una sera di sole sotto l’azzurro del cielo Sotto le gemme fiorite di un robusto castagno, me ne stavo seduto nella polvere del cantiere. E’ un giorno come ieri, un giorno come tanti. Bellissimi gli alberi fioriscono Nella loro legnosa vecchiaia, così belli Che io quasi non oso alzare gli occhi Lassù, al loro verde splendore. Un velo tessuto d’oro solare A un tratto fa trasalire il mio corpo Mentre il cielo mi lancia un grido azzurro, e certo, ne sono sicuro, mi sorride. Ogni cosa fiorisce e senza fine sorride. Vorrei volar, ma come, ma dove? Se tutto è in fiore, oggi mi dico, perché io non dovrei ? E per questo resisto! Anonimo anno 1944 Un bambino del campo di Concentramento di Terezin (Praga)
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Lo rivedo ancora,
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Meravigliosa
scintilla di luce vera, fragile
tenero dolce corallo, Il
cielo ieri ha pianto tanto il
tuo morbido viso Gli
occhi puri, coperti da palpebre di marmo, capelli d'oro Piedini
mobilissimi e
tanto coraggio dentro Una
bianca coltre di legno, ma
le nostre anime L'angioletto
dai capelli gialli Ciao piccolino
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A
Niccolò Ti
abbiamo voluto tanto bene perché
niente è cambiato ad essere Ci
sentivamo vicini a te quando giocavamo,
andavamo al circo o al cinema, schizzandoci
e spruzzando acqua fra le onde. Eri
tanto dolce e sembravi un angelo i capricci e le bizze. Spuntavi
da tutte le parti in silenzio a
rallegrare le nostre giornate, E
noi ancora adesso aspettiamo della nostra
porta a quadretti Sei
riuscito con le tue corse e la tua felicità dentro al nostro cuore Ciao
fratellino nostro Ruben, Malik, Nellino
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E’ nato un angelo biondo, si è sollevato da questo martoriato mondo. In una fredda, ma luminosa domenica di febbraio, nessuno pensava di dover cadere nel buio. Nicco giocava tranquillo e sereno, ignaro del male che gli scoppiava nel seno. Un urlo, una corsa affannata in ospedale, nulla è servito a fermare quel male. Sembrava dormisse, sotto quel caschetto biondo, mentre amici e parenti gli piangevano intorno. Due genitori stupendi, una coppia esemplare, su tutti i suoi problemi, sempre montagne d’amore. Un gesto spontaneo, un atto d’amore, qualcosa di Nicco, a chi soffre donare. Due occhi luminosi, una corsa nel tempo che vola, a spegnerli è bastata la burocrazia da sola. Nel cielo il sole che splende, sul mare una barca, ancora una volta l’estate che avanza. Non sarà più lo stesso, non sarà sempre uguale, per il nostro condominio una ferita mortale. Correte bambini, ricominciate a giocare, nel ricordo di Nicco nella sua nudità, perché sia di insegnamento a noi tutti, come espressione più alta della nostra e della sua eterna … libertà ! Ciao Nicco, Vladi. |
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